FE.N.I.T. – Federazione Nazionale Inquilini e Territorio, Organizzazione sindacale degli Inquilini maggiormente rappresentativa a livello nazionale, giusto provvedimento del Ministero delle Infrastrutture del 31/10/2023 Registro Ufficiale 0032449, quindi aderente alla convenzione nazionale del 25 ottobre 2016 e smi, informa tutti gli associati che è stata data luce verde dalla Commissione Bilancio del Senato al disegno di legge di Bilancio 2024. Fra i correttivi approvati c’è la cedolare sugli affitti brevi: l’aliquota resta al 21% su una unità immobiliare individuata dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi, mentre sale al 26% sulle eventuali altre. Ulteriore via libera anche all’emendamento che include le famiglie numerose nella categoria di soggetti beneficiari prioritari per l’accesso al fondo di garanzia prima casa.
La Commissione Bilancio del Senato ha terminato l’esame del disegno di legge di Bilancio 2024, conferendo mandato al relatore a riferire in Assemblea.
Il testo è atteso in Aula oggi 20 dicembre, per il via libera in prima lettura, con voto di fiducia, il 22 dicembre.
Un focus sulla Cedolare secca sugli affitti brevi è doveroso. Essa è disciplinata all’art. 18.
La disposizione, nella versione del disegno di legge presentato dal Governo, prevede l’aumento, dal 1° gennaio 2024, dell’aliquota della cedolare secca sugli affitti brevi dal 21% al 26% in caso di destinazione alla locazione breve di più di un appartamento per ciascun periodo d’imposta. Nel caso in cui siano destinati alla locazione breve più di un appartamento per ciascun periodo d’imposta ovvero nel caso in cui non sia esercitata l’opzione per l’applicazione del regime di cedolare secca, la ritenuta si considera operata a titolo di acconto.
Con l’emendamento approvato invece l’aliquota rimane invariata rispetto al precedente anno, al 21% su una unità immobiliare individuata dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi, mentre sale al 26% sulle eventuali altre.
L’emendamento prevede inoltre che la ritenuta si considera a titolo di acconto (e non di imposta).
Viene inoltre disposto che se il soggetto non residente è in possesso di una stabile organizzazione in Italia oppure in uno Stato membro UE, adempie agli obblighi derivanti dalle locazioni brevi tramite la stabile organizzazione. Nel caso invece gli stessi soggetti sono riconosciuti privi di stabile organizzazione in uno Stato membro dell’Unione europea, ai fini dell’adempimento degli obblighi deve essere nominano un rappresentante fiscale.
FE.N.I.T. – Federazione Nazionale Inquilini e Territorio monitorerà il voto di fiducia fissato per il 22 Dicembre c.a., chiedendo anche un parere ad AMIAMOLI ODV– Associazione Migranti ed Immigrati, Ente riconosciuto del terzo settore, iscritto al RUNTS della Regione Lazio, sulla regolazione messa in atto dalla Legge di Bilancio inerente gli affitti brevi per i non residenti in Italia, quelli senza stabile dimora nel Paese, cittadini comunitari europei o meno, in quanto la nomina di un rappresentante fiscale, potrebbe essere argomento delicato.